di ALFONSO SPAGNULO
Il presidente del Fasano, Tommaso Carbone (NELLA FOTO) si è dimesso.
Il tutto è avvenuto al termine della partita pareggiata questo pomeriggio (domenica 31 ottobre), al Vito Curlo, con il Terlizzi e dopo che dalla curva sono partiti slogan di contestazione da parte della tifoseria organizzata fasanese.
Carbone, inibito sino al 31 dicembre e quindi inibito dal rilasciare interviste negli spogliatoi, ha comunicato questa sua decisione appena lasciato lo stadio.
“Le mie dimissioni sono irrevocabili – dice a Gofasano.it l’ormai ex massimo dirigente biancazzurro -. So che la piazza di Fasano è importante ma non voglio essere additato come l’unico colpevole di questa situazione. E’ bene ricordare a qualcuno che se in questa città c’è ancora calcio è grazie al sottoscritto. Nessuno voleva questa patata bollente. Non sono venuto a Fasano per prendere in giro nessuno e i programmi erano quelli di una salvezza tranquilla. E penso che al momento stiamo mantenendo queste promesse. A dicembre era nostra intenzione di ritoccare l’organico con l’acquisto di altri giocatori che avrebbero fatto al caso nostro e lo svincolo di chi, invece, ritenevamo non idoneo al progetto Fasano ma alla luce di quanto ho sentito mollo tutto”.
Parole dure quelle di Carbone che, quindi, decide di lasciare proprio nel momento in cui si vociferava di un probabile passaggio di proprietà per la società di via Salvo d’Acquisto. E ora cosa si prospetta per il futuro? Le dimissioni di Tommaso Carbone da presidente non vuol certo dire che già nei prossimi giorni qualcuno potrebbe prendere il suo posto.
Chi vorrà la società del Fasano, probabilmente, dovrà per forza intavolare una trattativa con il presidente dimissionario. Intanto si apre una grave crisi societaria che, speriamo, duri davvero molto poco.
(Gofasano.it)
Nessun commento:
Posta un commento