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Liberty Molfetta: Nicola Canonico verso Andria? Le voci si moltiplicano

31 maggio 2010
di GIUSEPPE CAVALERA
Quale sara' il futuro della prima squadra di calcio molfettese? Quali saranno (se ci saranno) i programmi della prossima stagione calcistica in casa biancorossa? E Nicola Canonico sara' ancora il numero uno del sodalizio libertyno?

Sono questi gli interrogativi che, ormai da quasi un mese, stanno preoccupando (e non poco) l'ambiente molfettese che rivede i fantasmi di un'ennesima estate di sofferenza dopo un campionato vissuto da protagonista, ma che non ha regalato neanche le briciole alla compagine adriatica.

Le voci in citta' si rincorrono all'impazzata e non sembrano essere positive. Piu' di qualcuno è certo che la mancata promozione in serie D e le promesse non mantenute da parte dell'Amministrazione Comunale e di alcuni imprenditori locali stiano convincendo il presidente Canonico a mollare baracca e burattini per trasferirsi altrove. E questo altrove avrebbe gia' un nome: Andria.
Il numero uno biancorosso, infatti, è stato avvistato ieri nella tribuna dello "Stadio degli Ulivi", assieme ad alcuni collaboratori, mentre assisteva allo spareggio playout tra i padroni di casa ed il Giulianova, gara vinta dall'Andria per 1-0 e che ha sancito la conquista della permanenza in Prima Divisione.
Fin qui nulla di strano, se non fosse che dall'ambiente andriese danno quasi per scontato l'arrivo in dirigenza dell'imprenditore edile che appena un anno fa ha risollevato le sorti della prima squadra molfettese (nella foto in basso a destra: Canonico tra Suarez ed Uva durante la presentazione della squadra).
Nicola Canonico, secondo alcuni ben informati, sarebbe pronto ad acquisire alcune quote societarie della Societa' biancazzurra attualmente guidata da Pasquale Musci, farmacista biscegliese già noto agli appassionati dell'Eccellenza pugliese.

Il tutto, ovviamente, è ancora fermo sul "si dice"; nessuna conferma (ma neanche smentite) dalla societa' andriese, nè tanto meno da quella molfettese.
Un silenzio che, pero', i tifosi biancorossi iniziano ad interpretare come un probabile addio del Presidente che, appena la scorsa estate, aveva riportato in auge "la Molfetta", come viene chiamata da queste parti, rinfocolando di colpo quella fiammella di passione mai sopita e ricevendo di contro un affetto ed una fiducia incondizionati da parte della tifoseria.
Cosa succedera' se Canonico dovesse mollare? Come la prenderebbero i tifosi molfettesi? E, soprattutto, cosa riservera' il futuro alla prima squadra cittadina?
Interrogativi legittimi di inizio estate che speriamo possano trovare presto una risposta o, ancora meglio, una smentita ufficiale. Tutta Molfetta è in attesa.

Lucera: Primi sondaggi di mercato. In partenza Vacca e Di Gioia

31 maggio 2010
di ANTONIO DE TROIA
Il Lucera Calcio in attesa di verificare il suo futuro societario, volge uno sguardo al mercato dei giovani e contatta alcune Società professionistiche per cercare di bloccare alcuni giovani, si tratta di tre difensori, due sinistri e un difensore destro, un ragazzo del 1991, uno del 1992 e uno del 1993, di più ovviamente non si può dire.
Ci sarebbe l'interessamento di due Società per Pietro Di Gioia (foto: usluceracalcio.it) classe 1991, e il ragazzo avrebbe chiesto alla Società di consentirgli di essere trasferito in una categoria superiore, da questo si deduce che una delle due squadre che lo ha richiesto partecipa al campionato di serie D.
Dovrebbe essere certa la partenza di Corrado Vacca, anche lui insiste per un suo trasferimento, anche se di richieste concrete non ne sono arrivate, si parla di alcune Società molisane ma al momento nessun contatto.
Il Lucera dei giovani cercherà di riconfermare Matteo Di Maggio (1991) di proprietà del Manfredonia, e quasi certamente ci sarà la conferma di Piccirillo (1992) e Nicola Pellegrino (1992).
Se le finanze lo permetteranno potrebbero restare Valerio Curci, Antonio Pepe, Fabrizio Mascia e Vincenzo Masturzio, mentre riconfermato certo sarà Salinno.


Il messaggio che si vuole lanciare ai tifosi è di stare sereni e sopratutto di stare vicino alla Società, bisogna rendersi conto del momento difficile che sta attraverando l'economia in generale e in modo particolare il sud, se si riesce a superare questo momento difficile il futuro del Lucera potrebbe essere più roseo, giocare al massacro criticando in modo sconsiderato la Società non porterebbe a nulla di buona, anzi potrebbe invogliare qualcuno a tirare i remi in barca con il risultato che il calcio a Lucera, potrebbe sprofondare nel buio assoluto.

Manduria: A fine maggio tutto ancora in alto mare. Bruno verso l'addio

31 maggio 2010
di NANDO PERRONE
Non si muove foglia. E’ ormai volato via anche il mese di maggio, ma ancora non c’è nulla di nuovo all’orizzonte per la società calcistica biancoverde.
Resta tutto in una situazione di stand by, anche se il presidente Cosimo Giannini (nella foto a sinistra) e i suoi collaboratori dell’originario Comitato pro-Manduria stanno muovendosi nel tentativo di trovare operatori economici disponibili a sostenere la seconda esperienza consecutiva della società messapica in Eccellenza.

Nell’ultima conferenza stampa, il presidente Cosimo Giannini affermò che, se l’Amministrazione Comunale non avesse coinvolto altri imprenditori nella gestione della società entro la fine del mese di maggio, avrebbe consegnato il titolo al Comune. A questo punto l’eventualità sembra molto prossima.


Azzerando l’organigramma attuale, l’Amministrazione potrebbe verificare le possibilità di favorire nuovi ingressi. Ma l’operazione non è affatto facile.
Noi crediamo che tutto ruoti attorno alla disponibilità della famiglia Leone e di Roberto Menza (operatori ai quali il calcio manduriano deve tantissimo) di riprendere nuovamente in mano il costoso giocattolo. Ritorno che non può non essere legato ad un ridimensionamento del budget: in questo periodo di gravissima crisi economica, è impensabile che una società di Eccellenza che punti solo ad una salvezza tranquilla debba spendere non meno di 250.000 euro per far fronte alle spese di un campionato.
Forse proprio la consapevolezza che gran parte delle società di Eccellenza vivano momenti di crisi societaria, in quanto in difficoltà nel reperire i finanziamenti per garantire un campionato di calcio in questa categoria, non sta stimolando più di tanto la famiglia Leone e Roberto Menza a risalire in fretta in cattedra, non fosse altro che per gestire il passaggio verso altri operatori.


CALCIOMERCATO - Intanto, chiaramente, il tecnico Gigi Bruno (che ha richieste di società di Eccellenza, forse non leccesi) e diversi calciatori stanno verificando le opzioni di sistemazione per la prossima stagione. Nessuno è disponibile ad attendere all’infinito una chiamata da Manduria, anche se tutti esprimono un giudizio positivo sull’esperienza in questa città dello scorso anno.

(G.d.M.)

Playoff: Trani corsaro anche a Scalea. Latartara e Fumai regalano la finale

30 maggio 2010
di VINCENZO CHICCO
La Fortis Trani batte lo Scalea anche a domicilio per 2-1 e prenota il volo per Noto, in Sicilia, per la finale d'andata dei Playoff nazionali di Eccellenza.
Prova di carattere, di forza e di presa di coscienza delle proprie potenzialità da parte dei biancazzurri che, dopo aver battuto lo Scalea sette giorni fa al Comunale di Trani (1-0), vincono in casa dei rivali imponendosi per 2-1 (nella foto: il gol dello 0-2 di Fumai - Tuttosportcalabria.it).
Risultato e verdetto finale frutto di due match in cui gli scaleoti non hanno mai dimostrato di poter impensierire una formazione, quella tranese, brava ad imporre il suo gioco sia in casa propria che in quella degli avversari di turno.
Lo Scalea è sembrato inesperto dal punto di vista emotivo ed intimorito dalla compattezza della squadra tranese che, decisamente superiore a livello di organico, ha trasudato affiatamento e forza mentale, dietro la sapiente regia di Mister Pettinicchio, il quale alle colonne portanti Perina, Amato, Sabini, Millan, Latartara, Piscopo e Pisani ha affiancato, di volta in volta, gli uomini piu' in forma sia fisicamente che mentalmente, azzeccando sempre le mosse vincenti.
La gara vinta oggi a Scalea ne è la dimostrazione piu' lampante: il carattere e la voglia di un gruppo eccezionale, legatosi alla maglia, alla Città, alla tifoseria tranese e accompagnato da tanto orgoglio collettivo (collante che fa andar avanti questa squadra contro ogni avversità), sono stati elementi fondamentali.
Ma ecco, in sintesi, le fasi salienti dell'incontro.

PRIMO TEMPO - La gara entra nel vivo sin da subito, complice un po' di nervosismo di troppo da parte dei giocatori e di alcuni componenti dello staff dello Scalea, apparsi nei primi 45’ un pò esuberanti e fuori dai canoni del calcio.
Ed è cosi' che, dopo appena 40 secondi di gioco, i padroni di casa si ritrovano incredibilmente in inferiorita' numerica: il difensore scaleota Scafaro, nonostante il suo portiere stia prendendo comodamente la palla, rifila una gomitata in piena area di rigore a Crisantemo, giunto li' in azione di disturbo ma senza troppe pretese. Il gesto non sfugge al direttore di gara, sig. Antinori di Roma I, ottimamente appostato, il quale non puo' far altro che applicare il regolamento alla lettera: rosso diretto e calcio di rigore per la Fortis Trani. Ad incaricarsi del tiro dagli undici metri è Ciccio Latartara che non sbaglia e regala il preziosissimo vantaggio ai suoi.
Festa per i circa 250 tifosi tranesi giunti in Calabria per sostenere la squadra (90 minuti di cori incessanti, complimenti!) mentre delusione mescolata a rabbia avvolge i supporters locali al gol subito. Irruenta la reazione del pubblico di fede scaleota che, molto probabilmente, non si accorge della gomitata di Scafaro ed inizia ad  inveire contro la terna arbitrale, ma il tutto rientra dopo pochi minuti.
Lo Scalea, gia' sconfitto all'andata, capisce che la gara e il conseguente accesso alla finale sono decisamente in salita e prova una rabbiosa reazione a testa bassa. Longo si fa subito pericoloso, su calcio piazzato di Micieli, con un colpo di testa che, leggermente deviato, incoccia sulla traversa prima di terminare  in out. Sul conseguente calcio dalla bandierina è Perina a respingere il tiro velenoso di Vitale.
I padroni di casa, in 10, provano dunque a rimettere la gara sui giusti binari, ma la Fortis da' l’impressione di avere tutto sotto controllo: padrona del centrocampo, giganteggia nel possesso palla senza rinunciare ad attaccare per trovare il gol della sicurezza.
Ci prova prima Fumai, al 18’, di piatto in area, ma trova il bravo ed attento Spingola a negargli la gioia del gol.
Risponde pochi minuti dopo Foderaro, bello il suo diagonale, altrettanto la parata in tuffo di Perina.
Come detto ad inizio cronaca, il nervosismo dei biancostellati è eccessivo ed evidente. Oliva, troppo su di giri in panchina, costringe l’arbitro ad indicargli la via degli spogliatoi.
Stesso nervosismo per alcuni sostenitori di casa che si lasciano andare a tentativi di invasione di campo, tutti prontamente sedati dalle Forze dell’ordine.
Rientrato il concitato momento il gioco riprende e lo Scalea, quando decide di giocare al calcio, diventa pericoloso nonostante l’uomo in meno. E' Micieli, molto attivo sui calci piazzati, a rendersi pericoloso ma il suo tiro sfiora di un soffio l’incrocio dei pali.
Dal possibile pari si passa, pero', al raddoppio dei biancazzurri. Sul finire dei primi 45’ un colpo di testa di Piscopo, non trattenuto dall'estremo difensore scaleota Spingola, da' il "la" al tap in vincente di Fumai che ringrazia e va a festeggiare sotto il settore ospiti, letteralmente in tripudio, subito prima del fischio finale della prima frazione.

SECONDO TEMPO - Al ritorno in campo delle squadre non si nota alcun correttivo. Il nervosismo che aveva caratterizzato il primo tempo resta, per fortuna, negli spogliatoi.
Lo Scalea tenta una timidissima reazione con la solita punizione di Micieli, ma Perina para senza difficolta'.
E', pero', un fuoco di paglia in quanto i padroni di casa a corto di energie fisiche e mentali non riescono piu' ad impensierire la retroguardia tranese.
Il Trani, di contro, ormai con un piede e mezzo in finale, non spinge più di tanto evitando sprechi di energie.
Gli episodi rilevanti giungono col contagocce, anzi l’unico episodio di rilievo giunge ad un minuto dallo scadere del tempo regolamentare. Fabiano, ottimo durante tutto l'arco dell'incontro, commette una clamorosa ingenuita' stendendo in area biancazzurra l'accorrente Fabio Longo. Espulsione diretta per l'under tranese e calcio di rigore affidato ai piedi di Micieli che realizza il gol della bandiera.
Dopo 3 minuti di recupero la gara termina con il pubblico di casa che applaude sportivamente i propri beniamini ed i calciatori della Fortis che ricevono una meritata standing ovation dalla tifoseria tranese gia' con la testa a Noto (i siciliani sono in finale gia' da sabato grazie al rotondo successo sull' Oppido Lucano).
Al rientro della squadra a Trani, intorno alle 23.15, la festa è proseguita nei  pressi dello Stadio Comunale con circa un centinaio di tifosi, alcuni reduci dalla trasferta di Scalea, che hanno voluto ringraziare e condividere con i propri beniamini la gioia per la conquista della finalissima. Il primo appuntamento è per il 6 giugno in quel di Noto, dove il sogno serie D puo' davvero trasformarsi in una splendida realta'.


SCALEA 1912
Spingola, Longo A., Corapi, Ferraro, Spataro (75' Pizzini), Scafaro, Foderaro (85' Amendola), Vitale (75' Venere), Longo F., Micieli, Cambria. A disp.: Marchese, Oliva, Del Popolo, De Miglio

FORTIS TRANI
Perina, Fabiano, Visconti, Millan, Amato, Sabini, Piscopo (73' Genco), Latartara (68' Montecasino), Crisantemo, Fumai (84' Pisani), Vittorio. A disp.: Orizzonte, Ragno, Medico, Montecasino, Cinquepalmi

Arbitro: Antinori di Roma
Marcatori: 2' rig. Latartara TRA, 43' Fumai TRA, 89' rig. Micieli SCA
Ammoniti: Corapi, Foderaro (SCA) / Visconti, Millan (TRA)
Espulsi: 1' Scafaro (SCA) per rosso diretto, 36' Oliva (SCA) per proteste dalla panchina, 88' Fabiano (TRA) per rosso diretto
NOTE: Spettatori 2000 ca. con buona rappresentanza ospite.

Atletico Tricase: Liberi tutti! Ora il futuro del calcio fa paura

28 maggio 2010
di ANTONIO ANDREA CIARDO
Il domani del Tricase. E’ questo il tema che sta appassionando i tifosi tricasini in queste prime settimane di attesa in vista del prossimo campionato di Eccellenza.
E’ un’attesa, purtroppo, che sembra durerà a lungo.
«E’ proprio così. Dobbiamo attendere ancora una decina di giorni per cominciare ad avere un quadro più chiaro sul futuro del calcio a Tricase»: il presidente Michele Dell’Abate (nella foto) non usa mezzi termini nel tracciare lo stato dei fatti ad oggi.

Insomma, a salvezza brillantemente ottenuta, siamo punto e a capo, nel senso che non ci sono ancora novità positive sul prossimo campionato.
«Siamo ancora in alto mare – chiarisce ancora Dell’Abate – non faccio mistero che ci siamo posti anche il problema della possibile cessione definitiva del titolo ad altra società. Insomma, siamo al punto interrogativo sul fare o non fare calcio a Tricase, e, quindi, se allestire o meno una squadra. Agli stessi giocatori ho comunicato che debbono sentirsi liberi di accasarsi presso altre società, e lo stesso messaggio ho veicolato al nostro allenatore Totò Ciullo».

Scompare il Tricase, quindi?
«Tutti sono stati testimoni di quanti e quali sacrifici abbiamo affrontato pur di garantire il calcio a Tricase, ed anche allestendo formazioni che negli anni ci hanno dato non poche soddisfazioni sul piano squisitamente sportivo. E tutto abbiamo realizzato con il concorso del senatore Salvatore Ruggeri. Dobbiamo capire se con lo stesso senatore Ruggeri si possa o meno immaginare ancora un futuro per il Tricase. Ripeto, abbiamo bisogno di almeno un’altra decina di giorni. Poi, tutto sarà chiaro».

Lucera: Gianni Pitta: "Di questo passo non c'è futuro per il calcio lucerino"

28 maggio 2010
di IVAN LUPO
Trasmettono amarezza, rabbia e delusione le parole del presidente del Lucera, Gianni Pitta (nella foto), nell'intervista apparsa oggi sul sito ufficiale della societa' sveva.
Il numero uno del sodalizio biancoceleste sembra abbia esaurito definitivamente le energie che lo hanno accompagnato, solitario protagonista, per quasi un decennio alla guida del Lucera Calcio.
Inutili gli sforzi per tentare di riavvicinare imprenditori, politica e tifosi alle sorti della prima squadra cittadina. Le richieste avanzate negli ultimi anni sono puntualmente cadute nel vuoto e patron Pitta, questa volta, sembra davvero deciso ad abbandonare la sua creatura o, quantomeno, a garantirne semplicemente l'iscrizione alla prossima stagione agonistica puntando, poi, su una nidiata di giovani speranze che ovviamente non potrebbero garantire un campionato d'alta classifica come sogna, da un bel po', il numero uno lucerino.
Le strade del Lucera Calcio e di Gianni Pitta, dunque, potrebbero dividersi definitivamente se entro il 15 giugno (data stabilita dallo stesso Presidente lucerino) non ci saranno segnali concreti da parte delle forze economiche e politiche della cittadina sveva a supporto di quel progetto in cui Pitta ha creduto sin da subito non lesinando sforzi economici importanti.
Di seguito pubblichiamo l'intervista integrale apparsa sulle pagine di usluceracalcio.it

Allora Presidente, ci sono novità sul fronte societario?
Nulla o quasi nulla, mi sembrano le stesse promesse che ho ricevuto negli ultimi dieci anni, concretamente nulla.

Che progetto tecnico sarà quello del prossimo campionato?
Se non sistemiamo l'assetto societario non possiamo neanche immaginare il progetto tecnico; personalmente mi sono dato fino a metà giugno, se a quella data non si saranno verificate novità, punteremo solo sui giovani, anche se sarei molto tentato di lasciare.

C'è della rabbia nelle sue parole, come mai?
Sono molto arrabbiato e allo stesso tempo deluso, molti tifosi sanno benissimo che a questa squadra basterebbe poco per puntare a vincere il campionato, ma onestamente quel poco in più, io non sono in grado di garantirlo, per questo ho un senso di depressione, con l'aiuto di qualcuno il Lucera potrebbe benissimo fare la serie D.

Ci dica qual'è la più bella soddisfazione di quest'anno?
Come sempre arriva a fine campionato, quando mi chiamano altre Società per chiedermi di acquistare i nostri ragazzi, per me è un motivo di orgoglio.

Quanto c'è di vero su alcune voci che la vorrebbero dimissionario?
Non ho mai dichiarato di volermi dimettere, ma sinceramente ci ho pensato.

Cosa si aspetta che accada da oggi fino al 15 giugno?
Sinceramente credo che non accadrà nulla, allora si che le mie dimissioni saranno definitive, iscriverò la squadra al campionato e dirò addio al calcio, con tanta amarezza.

Bisceglie Calcio: Ritorni eccellenti per un futuro importante

28 maggio 2010
di ALESSANDRO CIANI PASSERI
Importanti sviluppi societari sono attesi nei prossimi giorni in seno al Bisceglie Calcio.
Nella giornata di Mercoledì scorso il club attualmente presieduto dal Dott. Galantino ha proceduto al pagamento di buona parte delle ultime spettanze economiche nei confronti degli atleti della stagione agonistica 2009/2010, mentre la settimana scorsa si è tenuta, come asserito dal Presidente nerazzurro, una riunione per "verificare l'esistenza di un valido gruppo di persone intenzionate ad alimentare il nuovo progetto di collaborazione nel Bisceglie calcio benchè non a livello economicamente. L'incontro, punto di partenza essenziale per poter costruire un gruppo operativo valido formato da diverse figure con un compito ben preciso, è stato solo il primo passo di ciò che avverrà nei prossimi giorni."

Confermato l'interesse esplicito della famiglia Pedone (nella foto in alto: i fratelli Enzo e Leonardo - Forzabisceglie.it), di Roberto Storelli e dell'ex presidente Ennio Padalino nel rientrare in maniera fattiva e operativa nel sodalizio nerazzurro, entro i primissimi giorni di Giugno si svolgerà un incontro con tutti i maggiori esponenti dell'imprenditoria locale convocata per testare la volontà di chiunque fosse interessato a sposare questo nuovo, concreto, e serio progetto di rinascita del calcio biscegliese.
Dall'esito di tale incontro si deciderà quindi da chi sarà formato il nuovo gruppo dirigente del club con futura decisione degli obiettivi stagionali.
Di certo, i punti cardine del nuovo programma si baseranno sulla programmazione pluriennale, sulla completa ricostruzione del settore giovanile e sulla manifestata volontà di programmare e raggiungere traguardi importanti entro il 2013, anno del centenario del club neroazzurro stellato.

CALCIOMERCATO - In attesa della concreta definizione della struttura societaria e nell'auspicio che più imprenditori possibili possano aderire al progetto, non è un mistero che ci si sia cominciati a guardare attorno anche sul fronte mercato.
Ancora nulla di concreto e ufficiale chiaramente, però sembrerebbe già essere stato individuato chi siederà sulla panchina neroazzurra nella prossima stagione; praticamente nulle le possibilità di conferma di mister Mimmo Di Corato il quale, dopo la terza esperienza da allenatore sulla panca stellata conclusasi nell'Aprile scorso, sembrerebbe ora in procinto di accasarsi altrove.

Calcio e Media: Ultimo appuntamento stagionale con "Fuorigioco"

28 maggio 2010
di MINO DELL'ORCO
Andrà in onda questa sera alle 21.20, ed in replica domani (sabato) alle 14.50, l’ultima puntata della stagione di “Fuorigioco”, il settimanale di approfondimento calcistico di TeleDehon condotto da Mino Dell’Orco (nella foto a sinistra).
Nella prima parte i riflettori saranno puntati sugli spareggi di Andria (playout) e Barletta (playoff) nei rispettivi campionati di Lega Pro: ospiti in studio il centrocampista dell’Andria, Andrea Pierotti, il difensore del Barletta, Demetrio Marchetti, ed il giornalista Biagio Fanelli.

Nel secondo segmento del programma si parlerà diffusamente del cammino della Fortis Trani nei playoff nazionali di Eccellenza in compagnia di Biagio Fanelli.
Spazio, inoltre, alle novità sul futuro societario del Bisceglie Calcio con il gradito intervento in studio di Leonardo Pedone.

La trasmissione è diffusa in simulcast sull’intera rete internet, digitale terrestre e analogica di TeleDehon.

Racale: Patron De Lorenzis sogna un campionato di vertice per la matricola salentina

27 maggio 2010
di ANTONIO CALO'
Stando a quanto sostenuto dal presidente Salvatore De Lorenzis (nella foto a sinistra), in Eccellenza, il Racale ripartirà innanzitutto da cinque atleti: Andrea Ciriolo, Stefano De Razza, Alessandro Frascaro, Marco Galati e Daniele Miggiano

Piace il portierone Leopizzi.
«Alessandro è un estremo difensore di categoria superiore e sarebbe un lusso»
Nella costruzione del Racale che dovrà cimentarsi in Eccellenza per la prima volta nella propria storia, il sogno del patron Salvatore De Lorenzis è quello di affidare la difesa della porta ad Alessandro Leopizzi, attuale numero uno del Casarano di serie D, che ha trascorsi tra i professionisti alle spalle.

A dirlo è lo stesso presidente del sodalizio biancazzurro, che sta iniziando a tratteggiare le strategie che il proprio sodalizio seguirà nella prossima campagna acquisti.
«Mi piacerebbe che il portiere del Racale nell’annata agonistica 2010/2011 fosse Alessandro Leopizzi (nella foto in basso a destra), estremo difensore che stimo particolarmente - ammette Salvatore De Lorenzis - si tratta di un numero uno di assoluto valore anche per le categorie superiori, figurarsi per l’Eccellenza. Non so, naturalmente, se sarà possibile trasformare questo mio sogno in realtà. Oltre alla mia volontà, infatti, bisognerà che ci sia anche quella del giocatore».

Per sgombrare il campo dalle indiscrezioni circolate nei giorni scorsi circa i nomi degli atleti che potrebbero essere confermati dal Racale della rosa che ha vinto il torneo di Promozione, De Lorenzis snocciola un elenco di cinque atleti che considera intoccabili, mentre sugli altri componenti dell’organico non si pronuncia.
«Resteranno certamente gli attaccanti Marco Galati ed Andrea Ciriolo, il mediano Alessandro Frascaro, il difensore under Daniele Miggiano ed i jolly di difesa e di centrocampo Stefano De Razza - garantisce De Lorenzis - Altro, al momento, non posso aggiungere, in quanto sto vagliando con la massima attenzione il da farsi, anche alla luce del fatto che tanti calciatori si stanno proponendo perchè vorrebbero indossare la casacca del Racale».

Il massimo esponente della società biancazzurra è consapevole che la rosa che ha primeggiato in Promozione vada rinforzata adeguatamente.

«Sono attivo anche in questa direzione - sostiene De Lorenzis - Si tratta di stabilire con oculatezza quali ruoli necessitano di innesti significativi, per poi individuare su quali giocatori puntare. Naturalmente si tratterà di elementi di assoluto affidamento».

(G.d.M.)

Fortis Trani - Scalea: Le foto del match

Terlizzi: D'Alesio rassicura i tifosi: "Da qui non mi muovo"

27 maggio 2010
Comunicato stampa Terlizzi Calcio
Ancora un paio di settimane e poi si capirà quale sarà il futuro calcistico di Terlizzi.
Ovvero se si punterà ad un'Eccellenza di vertice o bisognerà lottare per la salvezza.
Al momento una cosa è certa: il presidente Salvatore d'Alesio (nella foto) resterà al comando della società.
Dopo la ridda di voci che si sono rincorse in queste settimane che davano il notaio barese ora a Molfetta, ora a Noicattaro, ora a Bisceglie, è lo stesso diretto interessato ad uscire allo scoperto e a chiarire, affidando al sito della società la seguente dichiarazione:

"Non ho alcuna intenzione di muovermi da Terlizzi. Questa è una certezza che andava comunicata per porre fine alle tante ipotesi fatte nei giorni scorsi e per tranquillizzare i tifosi. Quanto alle ambizioni nel prossimo campionato di Eccellenza, se ci saranno imprenditori pronti a dare una mano (per ora ci sono solo contatti) allora si può programmare qualcosa di importante. Caso contrario, si punterà ad una squadra di giovani, con qualche giocatore esperto, che punti a salvarsi".

Due ipotesi da cui dipende la scelta dell'allenatore. Se il programma sarà ambizioso, è possibile che in panchina resti Nicola Ragno.

Playoff: Contro lo Scalea ci pensa Crisantemo al 95' *FOTO*

23 maggio 2010
di VINCENZO CHICCO
Vittoria al foto finish per la Fortis Trani nel match di andata delle semifinali Playoff contro i calabresi dello Scalea.
Davanti a circa 4000 spettatori, i biancazzurri vincono di misura al 95' con una bella inzuccata di testa di Crisantemo, il quale raccoglie un lungo cross da sponda opposta e manda in tripudio tutto lo stadio.
Ci stanno prendendo gusto i ragazzi di mister Pettinicchio nel risolvere, nel bene o nel male, le partite a tempo scaduto; dopo l’immeritata sconfitta al "P. Poli" di Molfetta (2-1 al 94’) la dea bendata ha saldato il conto coi biancazzurri, restituendo il maltolto con due vittorie sempre nei minuti di recupero: due settimane fa, sul neutro di Manduria, contro il Liberty (gol di Medico al 94’ e passaggio alla fase nazionale dei Playoff), e oggi contro lo Scalea, grazie appunto al sigillo di Crisantemo al 95’ che regala una vittoria meritatissima al Trani, agevolandone il compito nel match di ritorno fra sette giorni in terra calabrese (nella foto in alto: Pisani tra due calciatori dello Scalea - L. Zitoli).

La gara, nel suo complesso, è stata decisamente avara di emozioni soprattutto a causa dell'atteggiamento tattico degli ospiti giunti a Trani per limitare i danni in vista della gara di ritorno tra le mura amiche.
Formazione piu' votata all'attacco quella tranese, piu' accorta a non subire gol quella dello Scalea rintanata in difesa in maniera quasi ostruzionistica, tanto da far spazientire il corretto pubblico tranese che ha visto spesso cascare a terra i giocatori ospiti al minimo contatto pur di far trascorrere preziosi minuti di gara.
Il raddoppio costante di marcatura sul portatore di palla, studiato dal tecnico calabrese Viola, ha avuto cosi' l'effetto di vanificare ogni tentativo di scavalcare il muro eretto dalla difesa e dal centrocampo scaleota, fino all'ultimo minuto di recupero quando, ormai inatteso, è arrivato il vincente colpo di testa di Crisantemo.
A parziale scusante della formazione calabrese, l'assenza di ben 5 pedine fondamentali tra cui i due centrali di difesa Scafaro e Ferraro, l'esperto centrocampista Vanzetto e l’under Vitale. Assenze che hanno costretto mister Viola a schierare in panca, come giocatore, anche il terzo portiere.

PRIMO TEMPO - La gara, come gia' detto non bellissima, non ha regalato emozioni da gol, ma solo tanto pressing dei tranesi e tanto difensivismo degli ospiti, ed ha spesso lasciato spazio allo spettacolo sugli spalti.
Il calcio giocato inizia davanti ad un’imponente coreografia della tifoseria tranese costituita da tre enormi striscioni raffiguranti la "Cattedrale”, il “Castello Svevo” e lo Stemma della Citta' su uno sfondo di cartoncini azzurri.
Nel settore riservato ai tifosi dello Scalea, invece, il pensiero dei circa 150 supporters ospiti e' stato tutto per il tifoso tranese che ha perso un occhio, con l'eloquente striscione “Alessandro non mollare”.
Fischio del direttore di gara, sig. Buonocore di Nola, ed è lo Scalea a saggiare per primo la retroguardia avversaria, ma è un fuoco di paglia. Al 6’ lungo cross a spiovere sul secondo palo difeso da Perina, Faye stretto tra lo stesso Perina e Sabini, tenta una deviazione con la palla che colpisce l’esterno della rete.
Da qui in poi è un monologo tranese, con gli ospiti rintanati nella propria tre quarti e la Fortis a spadroneggiare soprattutto sulla fascia destra con l'inesauribile Piscopo, sempre pronto a fornire cross per gli avanti tranesi che, pero', sbattono ogni volta sulla barricata eretta dai biancostellati.
Tanto cuore, tanta volontà ma poche conclusioni pericolose portano le due squadre al riposo sullo 0-0.

SECONDO TEMPO - Nella ripresa il copione resta invariato cosi' come le formazioni iniziali; i due tecnici decidono di non procedere ne' a sostituzioni ne' a varizioni tattiche.
Si riparte con il Trani ancor piu' motivato a sbloccare il risultato e lo Scalea chiuso a riccio a difesa del preziosissimo pari in terra barese. I calabresi provano a metterla sul piano fisico, tentando di innervosire i padroni di casa, ma il sig. Buonocore (che gia' nel primo tempo aveva graziato Cambria in un paio di circostanze) prova a riportare il tutto sui binari della normalita' ammonendo al 5' l'attaccante Faye.
La Fortis, come nella prima frazione, ha in mano il pallino del gioco e si fa pericolosa al 7' grazie ad lungo cross sul secondo palo per Visconti che calcia al volo, ma l’estremo ospite Spingola para in due tempi.
Al 9' il “Genio della LampadaGiacomo Pettinicchio, azzecca ancora una volta la sostituzione vincente, proprio come contro il Molfetta: fuori lo stanco Pisani, dentro il suo corregionale Crisantemo. Mossa quanto mai decisiva che va a fare il paio con quella di metà frazione, quando Vittorio fa spazio a Cinquepalmi, permettendo a Millan (arretrato in questa gara sull’out destro di difesa in sostituzione dell’assente Fabiano) di ritornare in mediana.
L'assedio tranese prosegue. Al 20' ci prova Amato dalla tre quarti con palla di poco alta sulla traversa. Poi è il turno di Piscopo, ma la sua conclusione viene neutralizzata dall'estremo ospite Spingola in due tempi.
A questo punto i giocatori dello Scalea, in parte stanchi ed in parte preoccupati dell'arrembaggio biancazzurro, in maniera poco sportiva mettono in scena una serie di “svenimenti” improvvisi e “crampi” collettivi accasciandosi a turno sul terreno di gioco per diversi minuti. Comportamento, questo, che scalda (e non poco) il numeroso pubblico di casa e spezzetta il gioco a tal punto che le iniziative tranesi ne risentono decisamente.
Si giunge cosi' al concitato finale di gara, il momento piu' importante e decisivo dell'intero match che qualche tifoso di casa, andato via anzitempo forse deluso dall'andamento della gara, non fa in tempo a godersi.
Sono 5' i minuti di recupero assegnati dall'arbitro e il trani li sfrutta nel migliore dei modi. Prima (92') resta in superiorita' numerica a causa dell'ennesimo fallo di Faye che gli costa il secondo giallo e la conseguente espulsione, poi (95') Amato tenta l’ultimo cross in area sul secondo palo, perfetto sulla testa di Crisantemo che di precisione e potenza, diagonalmente, gonfia la rete mandando in tripudio tutto lo stadio.
Di li a poco il triplice fischio finale. Partita sofferta ma vittoria meritata, voluta e cercata da tutte le componenti chiamate in causa (calciatori, tecnico e pubblico) che, assieme, sono risultate vincenti.
Adesso tocca difendere il vantaggio acquisito oggi tra sette giorni in quel di Scalea in un’altra battaglia che si preannuncia molto dura. Le premesse, pero', sono decisamente buone...

Guarda le foto del match


FORTIS TRANI
Perina, Millan, Visconti, Vittorio (62' Cinquepalmi), Amato, Sabini, Piscopo, Montecasino, Pisani (54' Crisantemo), Fumai (70' Medico), Genco. A disp.: Orizzonte, Ragno, Milzi, Terrone

SCALEA 1912
Spingola, Corapi, Combria, Longo A., Spataro, Oliva, Foderaro, Amendola, Longo F., Micieli, Faye. A disp.: Marchese, Attanasio, De Miglio, Venere, Pizzini, Del Popolo, Fedele

Arbitro: Buonocore di Nola
Marcatori: 95' Crisantemo TRA
Ammoniti: Pisani, Visconti (TRA) / Spingola, Cambria, Oliva, Spartano (SCA)
Espulsi: 92' Faye (SCA) per somma di ammonizioni
NOTE: Spettatori 4000 ca. con buona rappresentanza ospite.

Calcio e Media: A "Fuorigioco" si parla di Playoff con Ninni Flora

21 maggio 2010
di MINO DELL'ORCO
Torna questa sera alle 21.20, ed in replica domani (sabato) alle 14.50, l’appuntamento settimanale con “Fuorigioco”, il programma di approfondimento calcistico di TeleDehon condotto da Mino Dell’Orco.
La prima parte sarà incentrata sulle vicende di Andria e Barletta nei rispettivi campionati di Lega Pro: interverranno il difensore centrale del Barletta, Domenico Marchetti, ed il tecnico Gino Loconte in qualità di opinionista. E’ previsto inoltre un collegamento telefonico con l’allenatore dell’Andria, Riccardo Di Bari.

Il secondo segmento della trasmissione sarà “Dilettantissimo”, con riflettori puntati sull’Eccellenza pugliese. Assieme a Gino Loconte, ospite gradito sarà il presidente della Fortis Trani, Antonio Flora (nella foto in alto), con il quale si parlerà della semifinale d’andata dei playoff nazionali tra Fortis e Scalea. A tal riguardo ci sarà anche un collegamento con il giornalista Francesco Licordari per le ultime novità in casa calabrese.

La trasmissione è diffusa in simulcast sull’intera rete internet, digitale terrestre e analogica di TeleDehon.

Fortis Trani: Si ricomincia con lo Scalea. Fischio d'inizio alle 16.00

21 maggio 2010
di VINCENZO CHICCO
Procede oltre ogni piu' rosea aspettativa la prevendita dei biglietti per il debutto dei biancazzurri nei Playoff nazionali.
L’entusiasmo in città sembra aver coinvolto un po’ tutti, l'argomento di questi giorni è univoco, nei bar, tra le vie del centro mentre si passeggia o si fa shopping, tra gli studenti o semplici amici, non si fa altro che parlare di calcio, della Fortis (nella foto di L. Zitoli: Il tecnico biancazzurro Pettinicchio) e della gara che domenica la vedrà opposta allo Scalea 1912 per la semifinale di andata dei Play Off di Eccellenza, fase nazionale.
Le previsioni per domenica parlano di un “Comunale” pieno in ogni ordine di posto con una cornice di pubblico che sicuramente riportera' a categorie superiori, visto che nelle occasioni importanti il tifo e il pubblico tranese ha sempre risposto con grandi cifre.
Dal Comitato “Pro Trani” giunge l'appello a tutti i supporters biancazzurri di dotarsi del tagliando d'ingresso (di Tribuna o Gradinata) in prevendita evitando così che domenica qualcuno possa restare senza biglietto.
I tagliandi, al costo di 5 euro per la Gradinata e 10 euro per la Tribuna, sono in vendita presso:

- Bar 7 Nani (Piazza della Repubblica, 43)
- Bar Rosanna (Corso Imbriani, 74)
- Caffetteria Guendalina (C.so V. Emanuele, 216)
- Impresa Colonna (Piazza S. Agostino)

Da Scalea, salvo cambi di programma, è previsto l'arrivo di circa 150 supporter calabresi che giungeranno a Trani con pullman e auto private.

CAMBIO D'ORARIO - Intanto, poche ore fa, si è appreso che la Lega Nazionale Dilettanti ha stabilito di anticipare di mezz’ora il fischio d'inizio di tutti i match dei Playoff.
La gara di domenica, dunque, comincera' alle ore 16.00 e non piu' alle 16.30 come inizialmente previsto dal Comitato Regionale e pubblicizzato sui manifesti affissi in Citta'.
In tempi brevi attraverso passaparola, comunicati e altro si cerca di riparare ad un equivoco creatosi tra Lega, Comitato regionale e Società.

CALCIO E SOLIDARIETA' - Un'altra iniziativa di solidarieta' della Societa' biancazzurra andra' di pari passo con le gare dei Playoff a cominciare proprio da domenica 23 maggio.
Fortis Trani – Scalea non sara' solo calcio, dunque, ma anche un'ulteriore occasione di collaborazione con la Cooperativa Oasi 2, attraverso iniziative di sensibilizzazione e di solidarietà, iniziative che saranno illustrate attraverso una conferenza stampa indetta dal Comitato Pro Trani e dalla dirigenza della Fortis.
"Tutti insieme per vincere" sarà lo slogan che accompagnerà questa domenica e questo match che un po’ tutti attendono per godere di uno spettacolo che a Trani manca da un po’ di anni.

L’entusiasmo e l'attesa crescono di giorno in giorno, ma di sicuro cio' che avverra' in campo e sugli spalti ripaghera' quanti assisteranno dal vivo all'importantissimo match.

Gli Highlights di Atl. Corato - Vict. Locorotondo


Post Liberty - Trani: Solidarieta' della Societa' biancorossa al tifoso ferito

04 maggio 2010
di GIUSEPPE FACCHINI
Sul campo il risultato ha premiato il Liberty Molfetta, capace di crederci fino all’ultimo secondo e strappare una vittoria importante in vista del match di ritorno.
Sugli spalti e fuori dallo Stadio Paolo Poli è però successo l’impensabile, con tafferugli e scontri tra le due tifoserie e addirittura dei feriti.

Oggi è giunta l’ufficialità del ricovero in gravi condizioni di un tifoso del Trani e di due carabinieri rimasti coinvolti negli scontro a fine partita (foto: S. Tatulli).

La società del Molfetta condanna categoricamente quanto è successo e, nella persona del presidente Nicola Canonico e di tutta la dirigenza, prende le distanze da quei tifosi violenti, di entrambe le fazioni, che hanno reso il dopo partita incandescente fuori dal centro sportivo molfettese.

“A fine gara - ha commentato il DS libertino Enzo Milillo - stavamo esultando in tribuna per il risultato. Non ci siamo accorti di nulla e ci dispiace molto per cosa è successo. Esprimo tutta la nostra solidarietà al tifoso ferito ed ai carabinieri rimasti coinvolti”.

Tutto l’accaduto non ha nulla a che vedere con la società biancorossa, dunque, amareggiata per un atteggiamento tanto violento quanto inutile di alcuni presenti allo stadio in un pomeriggio che, altro non doveva essere, se non una festa di sport.

Molfetta: Tafferugli tra tifosi. Un supporter tranese rischia di perdere l'occhio

03 maggio 2010
da Traniweb.it
La tregua fra i sostenitori del Trani e quelli del Molfetta si ferma a questa finale di andata dei play off.
A fine gara, dopo il successo del Molfetta per 2-1, fuori dallo stadio si sono verificati dei tafferugli e dei fitti lanci di pietre.
Gli scontri sono stati arginati dalle forze dell’ordine, impegnate anche durante la gara a far da diga in gradinata fre le due tifoserie. Si segnalano alcune autovetture danneggiate e qualche contuso.


Il più grave è un tifoso del Trani di 29 anni colpito da un oggetto nella zona occipitale. Trasferito prima in ospedale a Molfetta e poi al Policlinico di Bari, rischia di perdere l'occhio sinistro. Feriti anche due Carabinieri.

Clima infuocato anche negli spogliatoi dove l’amarezza e la rabbia dei tranesi non ha trovato argini. Furibondo l’allenatore Pettinicchio, ma un po’ tutti se la sono presa con la direzione dell’arbitro Cassarà, soprattutto nella ripresa quando ha dispensato una lunga serie di cartellini all’indirizzo dei giocatori tranesi ed ha concesso un recupero fiume al termine del quale è giunto il gol di Suarez.

Il presidente della Fortis Trani, Ninni Flora, ha commentato negli studi di Telesveva quanto accaduto
«La sconfitta a Molfetta può anche starci, ma non così. Siamo stati penalizzati da un arbitro incapace di dirigere una gara così importante. C'era bisogno di una designazione piemontese per una partita di questo livello? Ha arbitrato con un'arroganza spaventosa, nella ripresa ha fischiato a senso unico esacerbando gli animi. Il direttore di gara deve sentirsi responsabile anche di quanto accaduto fuori dallo stadio. All'inizio le due tifoserie si erano rispettate, alla fine è successo il finimondo grazie alle decisioni dell'arbitro che ha inasprito la partita e tutto il contorno».

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Solidarieta' della Societa' biancorossa al tifoso ferito

Playout: Massafra - Taurisano 1-0. Giallorossi in finale, granata in Promozione

02 maggio 2010
di GIOVANNI GULLI
Vittoria del Massafra che manda i tarantini a disputare lo spareggio con il Locorotondo e il Taurisano in Promozione.
Chi si aspettava un approccio alla gara con un assalto all'arma bianca da parte del Taurisano resta presto deluso.
Marangio schiera il suo Massafra con un compatto 4-4-2 che prevede il sistematico indietreggiamento a ridosso della linea difensiva da parte dei centrocampisti; comportamento tattico che mette in seria difficoltà gli avanti del Taurisano, privi, tra l'altro, di un vero e proprio “direttore d'orchesta” a centrocampo e gara che si complica sin dai primi minuti.

PRIMO TEMPO - Al secondo giro di lancette si rende pericoloso il Massafra con un tiro-cross di Salvia che chiama Silipo alla parata.
Tre minuti dopo è Piccolo che cerca il varco giusto in area ma la difesa spazza lontano.
Al 10' calcio d'angolo dalla sinistra con Carlucci che di testa manda di poco a lato.
Il Taurisano cerca di imprimere il proprio ritmo e la propria voglia di vincere, visto che la vittoria è l'unico risultato che ha a disposizione per giocarsi la permanenza, e uno dei suoi uomini più rappresentativi, Brigante, al 11' fa capire che non intende arrendersi: gran tiro dai trenta metri e un altrettanto grande Minno è chiamato alla parata superlativa alzando il pallone in angolo sopra la traversa.
Al 19' ancora Brigante ci prova ma la conclusione dal limite è centrale e non molto forte, per cui Minno para agevolmente.
Quattro minuti dopo Turi si mostra indeciso e perde palla quasi al limite della propria area, ma Rollo non riesce a coordinarsi al meglio e, appena entrato in area, trova la difesa pronta al rinvio.
Il Massafra riprende in mano il pallino del gioco e al 26' bella azione per vie centrali, con un lancio dalle retrovie, spizzicata di testa di Scippo al limite per l'inserimento di Piccolo che però viene stoppato efficacemente da un ottimo De Nuzzo che in tackle mette in corner.
Due minuti più tardi stessi protagonisti: è Scippo a lasciare palla in area ancora per Piccolo che tenta la botta di prima intenzione ma ancora De Nuzzo è pronto alla deviazione, sebbene nella stessa azione trovi l'infortunio che gli costa la permanenza in campo.
In un certo senso, la chiave di lettura del match è anche in questo infortunio. La precaria rosa del Taurisano non ha i ricambi giusti e Citignola è costretto a mettere in campo Toma, centrocampista di ruolo, adattandolo a difensore centrale.
Il finale di tempo è vivace. Al 44' Chimento, con la complicità della difesa giallorossa, recupera palla al limite, entra in area ma viene fermato, palla per Foglia che cerca la conclusione di potenza ma trova solo la deviazione in angolo di un insuperabile Zangla.
Due minuti (45' + 1') e il Massafra passa. Luccarelli si invola sulla fascia destra e cede palla a Turi il quale cerca e trova il fondo, cross in area e deviazione di Russo che insacca. Vantaggio che risulterà essere una vera e propria mazzata psicologica per gli amaranto leccesi.

SECONDO TEMPO - L'inizio della ripresa è sulla falsariga del primo tempo. Al 2' scambio in velocità Salvia– Turi, conclusione di quest'ultimo di potenza e Silipo si supera in tuffo di piede ed evita il 2-0.
Al 6' discesa sulla fascia sinistra di Carlucci, palla al centro per Chimento che lascia a Turi il quale chiama alla respinta di pugno Silipo.
Al 10' azione insistita di Scippo che prende palla al limite, viene strattonato ma riesce a mantenere il possesso della sfera che poi scarica sul corpo di Amato che respinge.
E il Taurisano? Al 13' Brigante ci prova dal vertice sinistro dell'area su un calcio piazzato ma la palla termina alta.
Al 20' ci prova dal limite Foglia che scarica un fendente verso la porta che Minno disinnesca alzandolo in angolo.
Al 24' Brigante ci prova ancora dal limite ma un super numero uno di casa si distende in tuffo sulla propria destra e devia la sfera.
Il finale è tutto per il Massafra che al 45' colpisce anche una traversa con il neoentrato Perrone e resta in undici contro dieci per l'espulsione di un nervoso Toma che commette un fallo da ultimo uomo e mette il sigillo sulla retrocessione in Promozione della sua squadra.
Al fischio finale, all'esultanza dei calciatori del Massafra, pronti a giocarsi tra sette giorni la permanenza contro il Locorotondo.
Citignola, allenatore del Taurisano, chiama a raccolta i suoi uomini e li accompagna sotto il settore ospiti per raccogliere tutti insieme, e comunque, il tributo di applausi che proviene dai sostenitori granata presenti.

POST GARA - Negli spogliatoi registriamo le dichiarazioni dei due tecnici.
Citignola, su nostra domanda, ci tiene a porre l'accento sul mercato invernale che ha privato la formazione salentina di alcuni uomini fondamentali per il proprio gioco, seppur senza togliere meriti ai ragazzi in rosa che hanno dato tutto e ai quali tributa il giusto elogio per essersi battuti fino alla fine.
Marangio, per contro, si sarebbe augurato un avversario diverso.
“Viste le difficoltà che ha avuto nelle ultime giornate, forse il Corato sarebbe stato un avversario più abbordabile”, ci dice il tecnico dei giallorossi.

Gli chiediamo se i suoi ragazzi hanno interpretato la gara così come l'avevano preparata in settimana.
“Non ho nulla da rimproverare ai miei. Li ho solo richiamati all'ordine quando nella ripresa hanno abusato troppo dei lanci lunghi”.
Tra sette giorni, in una sede da decidere, saranno quindi Massafra e Locorotondo a giocarsi la permanenza in Eccellenza.

Un vero e proprio peccato per il Taurisano, invece, squadra che aveva messo in cantiere ben altri auspici in questa stagione, al termine della quale non si può non evidenziare come i pronostici di un'intera classifica sono stati sovvertiti, visto che il Corato, in testa alle potenziali “retrocedibili” alla fine della regular season, è da questa sera anch'esso in Promozione.


MASSAFRA
Minno, Luccarelli, Carlucci, Lopetuso, Zangla, Salvia (79' Patera), Turi (54' Caccavale), Chimento (82' Perrone), Scippo, Russo, Piccolo. A disp: Cristofaro, Comandatore, Dragone, Tondo.

TAURISANO
Silipo, Amato, D'errico (53' Dell'Anna), Morelli (82' Vendetta), De Nuzzo (30' Toma), Berné, Longo, Seclì, Foglia, Brigante, Rollo. A disp: Potenza, Aprile, Leuzzi, Bartolomeo.

Arbitro: Doronzo di Barletta
Marcatori: 45' + 1' Russo MAS
Ammoniti: Turi, Zangla, Salvia, Luccarelli, Minno MAS / Morelli, Berné TAU
Espulsi: Toma (TAU) per fallo da ultimo uomo
NOTE: Spettatori 400 ca. con rappresentanza ospite. Angoli: 5-3 per il Taurisano

Playoff: Il Liberty ribalta nel finale. Trani sconfitto 2-1 *FOTO*

02 maggio 2010
di GIUSEPPE FACCHINI
LE FOTO DEL MATCH

A cinque minuti dal 90’ in pochi avrebbero scommesso sulla vittoria del Molfetta, ed invece sono bastati proprio gli ultimi istanti di una concitata ed incredibile partita ad assegnare la prima finale dei play-off regionali alla squadra biancorossa.
Allo Stadio “Paolo Poli” il Trani domina contro un poco incisivo Liberty nel primo tempo, mentre nella ripresa la musica cambia grazie ad Uva (Nella foto: l'attaccante subito dopo il gol - S. Tatulli) che si conferma bomber di razza (e si improvvisa anche ballerino nell’esultanza seguente alla rete del pari) e Suarez, a cui bastano quarantacinque minuti per rifar suo un pubblico che tanto volte lo ha criticato.
Finisce 2-1 e la rabbia dei tranesi, per via di un arbitraggio non ritenuto equo, esplode, senza enormi conseguenze, anche fuori dal campo.
Sconsigliato ai deboli di cuore, il derby contro la Fortis ha visto un super Molfetta in grado di raddrizzare una gara quasi persa. L’espulsione di Fumai nel finale è stata la fiammella che ha tenuto accesa la speranza libertina di sconfiggere una squadra battuta due volte in campionato e terminata dietro al Nardò contro ogni pronostico iniziale.
Davanti ad un pubblico d’altri tempi, Trani e Molfetta sono scese in campo con la consapevolezza di giocarsi tantissimo per non abbandonare il sogno di tornare in Serie D, con la squadra di Pettinicchio che disponeva di due risultati su tre e quella di Di Leo quasi costretta a vincere per evitare un match da poema epico tra sette giorni.

PRIMO TEMPO - Sugli spalti la festa è partita subito, con le tifoserie in grande spolvero e coreografie da amarcord.
In campo il Liberty sceglie il biancoazzurro, colori sociali proprio degli odierni avversari, ma è solo un dettaglio. In avanti Uva fa coppia con De Porras, mentre Paris non recupera e si accomoda in tribuna.
Nel Tranimister sedici goalPisani cerca la prima rete negli spareggi, ma dopo un quarto d’ora gli ruba la scena Piscopo, esterno di centrocampo, che brucia un Visceglia sottotono e batte in uscita Affinito. Bennardo in scivolata non evita che il pallone superi la linea di porta e per il Trani tutto sembra mettersi sui binari giusti.
Dopo la rete il Liberty non trova la forza di rialzarsi ed al 24’ Affinito è chiamato agli straordinari su Pisani il quale, lanciato a rete da Fumai, non trova l’angolino giusto.
Al 29’ ancora Piscopo sugli scudi: bell’azione con Pisani (che non segna, ma gioca tanto per la squadra) e tiro da fuori che non impensierisce la retroguardia molfettese.
Al 33’ arriva il primo corner per il Liberty, mentre al 37’ l’unica conclusione nello specchio dei locali è il destro centrale di De Porras che da fuori non incute paura a Perina che blocca.

SECONDO TEMPO - Nel secondo tempo Juan Pablo Suarez rileva proprio il connazionale ed in campo è tutta un’altra storia.
Secondo minuto della ripresa: angolo di Sisalli direttamente sul portiere avversario, palla a Suarez che spizzica di testa e rovesciata di Uva da due passi. Alto.
Al 13’ il Trani prova a riprendere il filo del discorso con Pisani, lanciato in area e a tu per tu con Affinito. Bennardo in scivolata è provvidenziale.
È l’ultimo sussulto degli ospiti, poi solo Molfetta.
Al 23’ Suarez di testa, su angolo di Frisenda, chiama Perina alla parata che vale l’intero prezzo del biglietto. Il colpo di reni del giovane estremo difensore è pane per i fotografi, i quali avranno potuto riprendere un intervento incredibile che ha in pratica strappato il pallone dall’angolino.
Al 34’ Caselli, in campo da qualche minuto, ubriaca Sabini e Montecasino in area, va giù ma non c’è rigore, mentre al 40’ Corrado Uva prende per mano il Molfetta e pareggia i conti. Punizione da fuori di Sisalli e testa vincente del numero sette libertino colpevolmente lasciato solo dalla difesa tranese. L’attaccante molfettese la piazza dove Perina può solo guardare la sfera insaccarsi.
Al 42’ Parente, meno incisivo del solito, ci prova da fuori trovando solo i guantoni del portiere ospite. Nell’intermezzo Fumai ci mette pochi minuti per finire anzitempo sotto la doccia: ammonito da poco, al 43’ entra al limite del regolamento su La Fortezza e Cassarà di Cuneo non può fare altro che bissare il giallo (Nella foto a lato: Il momento dell'espulsione - S. Tatulli).
Al 45’ Suarez si mangia un goal già fatto: cross dalla sinistra e la testa di Pablito non è precisa come in altre occasioni. Tutto solo davanti al portiere tranese manda a lato.
Nell’ultimo dei cinque minuti di recupero succede l’insperabile: palla lunga dalle retrovie, sponda di Uva in area e esterno sinistro al veleno di Suarez. È il 2-1 che manda in delirio il “Poli”.
A seguire il triplice fischio del direttore di gara e la festa di patron Canonico e soci può cominciare, sempre con la consapevolezza di avere davanti ancora novanta minuti da non sottovalutare.
Tra sette giorni al “Comunale” di Trani sarà battaglia.


LIBERTY MOLFETTA
Affinito, Chiapparino, Visceglia (76' Caselli), Bennardo, Ingrosso, Parente, Carteni (62' Frisenda), Uva, La Fortezza, Sisalli, De Porras (46' Suarez)

FORTIS TRANI
Perina, Fabiano, Visconti, Millan, Amato, Sabini, Piscopo (77' Genco), Latartara (68' Vittorio), Pisani (75' Crisantemo), Fumai, Montecasino

Arbitro: Cassara' di Cuneo
Marcatori: 16’ Piscopo TRA, 84' Uva LIB, 95' Suarez LIB
Ammoniti: Visceglia LIB / Perina, Piscopo, Montecasino, Crisantemo TRA
Espulsi: 89' Fumai (TRA) per somma di ammonizioni

Playout: Il Corato soccombe al Loco. Neroverdi in Promozione

02 maggio 2010
di ALESSANDRO CASTRIGNO
Avere due risultati a disposizione su tre non è bastato al Corato per superare i play out contro il Locorotondo, dopo il 2 a 2 dell’andata.
Al Comunale colpo di scena incredibile con i padroni di casa condannati alla retrocessione in Promozione e gli ospiti che accedono alla finale play out con il Massafra.
I lotitiani non sono riusciti a gestire il fattore campo e hanno dovuto, per larghi tratti, difendere le scorribande avversarie, affidandosi solo ai guizzi di Cesareo (Nella foto: il presidente del Locorotondo, Giorgio Petrelli).

PRIMO TEMPO - I ritmi sono decisamente bassi e il primo sussulto è proprio del numero 10 al 18', che improvvisa un tiro mancino da fuori area che termina sull’esterno della rete.
Al 23' il primo brivido per i tifosi di casa arriva da una punizione di De Blasio che viene sporcata dalla barriera e incoccia sul palo.
Alla mezz’ora nuova iniziativa di Cesareo che riceve da Di Domenico e lascia partire un destro a volo che, a portiere battuto, fa la barba al palo.
Da questo momento è il Locorotondo pian piano ad uscire dalla propria metà campo e a rendersi sempre più pericoloso.
Dopo due tentativi di Dell’Oglio terminati a lato, nel recupero è Serri a dare l’impressione del gol, con un colpo di testa da pochissimi metri che colpisce in pieno la traversa.

SECONDO TEMPO - La ripresa si apre con un contropiede coratino che vede ancora la conclusione di Cesareo terminare la sua corsa sul fondo.
All’8’ colossale occasione per gli uomini di Losacco con Beltrame che approfitta di un errore della difesa, salta il portiere e a porta vuota non inquadra clamorosamente la porta.
Il Locorotondo non si abbatte, anzi ci crede maggiormente. Stavolta (16') Beltrame non sbaglia: verticalizzazione di Laneve e il numero 9 sfrutta una indecisione di Paternicò nell’uscita e lo castiga.
Comunale a bocca aperta… Locorotondo in festa, anche se manca più di mezz’ora.
Il Corato passa alle tre punte con l’ingresso di Porcelluzzi ma non riesce a trovare la lucidità giusta.
L’unico tentativo degno di nota avviene al 34' grazie ad una reazione di carattere.
Su azione d’angolo, mischia in area di rigore con la palla che dopo diverse deviazioni colpisce la traversa, sulla ribattuta D’Ambrosio tenta la girata, ma l’estremo ospite dice di no.
Nel finale il Corato tenta di aggrapparsi a dei lanci lunghi ma invano.
Cesareo e Gusmai perdono la testa e finiscono anzi tempo negli spogliatoi con il Corato che chiude in 9 uomini.
Dunque dopo 3 anni, il Corato saluta l’Eccellenza e retrocede in Promozione.
Contestazioni a fine gara a giocatori, società e tecnico (Nella foto a lato), ai quali ora inevitabilmente spettano le decisioni per il futuro.


ATLETICO CORATO
Paternicò, Asselti (85' Martinelli), Schirone, D’Ambrosio, Cassetta, Baldassarre, Di Senso, Selvarolo (63' Porcelluzzi), Di Domenico, Cesareo, Campanale (15’ Gusmai)

VICTORIA LOCOROTONDO
Loporchio, Lisi A. (57' Vulpo), De Blasio, Pascullo, Zaccaro, Liso, Laneve, Cassano, Beltrame, Dell’Oglio (82' Zammillo), Serri (75' Tridente)

Arbitro: Mazzei di Brindisi
Marcatori: 61' Beltrame LOC
Ammoniti: Cassetta COR / Pascullo, Cassano, Dell’Oglio LOC
Espulsi: Cesareo, Gusmai (COR)