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Virtus Casarano: Il baby Pedone prenota il gol

17 maggio 2008
A cura di: Oronzo Russo
La Gazzetta del Mezzogiorno

La città si prepara al grande giorno.
E’ annunciato un vero e proprio esodo verso Bisceglie nella speranza che Gabriele Geretto e soci facciano il miracolo. Tutto è pronto tranne l’ultima decisione che riguarda la formazione.
Si tratta di verificare l’affidabilità di Hegedus il quale non ha nelle gambe i novanta minuti. L’unica punta adesso rimane il baby Gianni Pedone, pur se domenica scorsa Geretto ha mandato in campo negli ultimi minuti Fabio Luperto, un ragazzo del 90, tosto ed irrispettoso. In area di rigore, infatti, con la sua mole si fa rispettare non poco e non accetta confidenze:
«Se saremo io o Fabio (Luperto, ndr) o Hegedus o altri a dare la vittoria al Casarano non avrà molta importanza - dice Gianni Pedone (foto: covodelleserpi.com) - saremo tutti quanti felicissimi, soprattutto io che vivo in rossoblù da quando sono nato. Se il tecnico mi manderà in campo farò il gol, questo è certo o lo farò fare. Insomma, questa è una partita dalla quale è necessario uscire vincitori».
I convincimenti del baby non sono molto dissimili da quelli dei più grandi. Ad uno ad uno hanno giurato di voler superare la prova perchè ben disposti.

«Questa volta quel che conta è lo spirito col quale scenderemo in campo. La forza nelle gambe è già assicurata - dice capitan Luca Rosciglione - sarà una partita diversa da quella di domenica scorsa. Sicuramente non facile. Loro avranno la solita fisionomia che non lascia trasparire nulla di buono. In campo saremo 11 contro 11 e dalla nostra ci sarà la determinazione della squadra con gli uomini contati. Non abbiamo nulla da perdere. Partecipare ai play off è già un sogno, per la squadra com'è oggi. All’inizio non ci saremmo accontentati ma ora, con l’organico ridotto al lumicino, esserci arrivati fa un certo effetto».
I convincimenti della vigilia mal s'accordano con l’avversario che è riuscito a giocare in casa malgrado il terreno sia malridotto:
«Queste non sono considerazioni che noi dobbiamo fare - precisa Rosciglione - ognuno di noi darà il massimo ed anche oltre per vincere la partita che vale un’intera stagione. Non si possono gettare alle ortiche tanti sacrifici. Se siamo arrivati a questo punto nessuno ci ha fatto regali, anzi. Abbiamo sudato la qualificazione con tanto sudore. Ora dobbiamo solo raccogliere quel che abbiamo seminato».
«Quello che mi affascina - ha detto l’altro ieri il presidente Biagio Maci - è come l’intera truppa sia riuscita ad amalgamarsi. Meno giovani e baby, e questi ultimi scalpitano per avere un posto in squadra, vanno di pari passo, nessuno tira la gamba indietro. Il lavoro li soddisfa e cercano di rinvenire energie inusate. Sebbene sia un organico ridotto all’osso sono sicuro che domenica scenderanno in campo undici leoni».
Di certo, comunque, non ci saranno i soliti Oliva, Medico, Taurino perchè infortunati. De Icco ha beccato la squalifica. Gli altri, pur se con le bende, saranno in campo per l’ultima kermesse.

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