di GIOVANNI GULLI
Più che una contesa di campionato domenicale, per di più derby della provincia ionica, la gara odierna è sembrata essere un classico galoppo di metà settimana, con la differenza che di gol non se n'è vista nemmeno l'ombra.
Il Manduria è stato la brutta copia di quello ammirato, per tenacia e tattica, fino a domenica scorsa in quel di Molfetta, eccezion fatta per la prima di campionato a Maglie.
Il Massafra si è rivelato inatteso sornione quanto basta per imbrigliare il gioco dei messapici e creare le uniche vere palle gol del match (nella foto: il difensore giallorosso Carlucci).
PRIMO TEMPO - Fischio d'inizio e si capisce subito che il Massafra è venuto per limitare i danni. 4-4-2 classico in fase di possesso palla e schieramento anche a cinque in fase difensiva.
Il Manduria si affida ai lanci lunghi, avendo compreso da subito che il giocare palla a terra mal si conciliava con i frequenti raddoppi di marcatura dei giallorossi ospiti.
La cronaca è scarna di appunti. Da segnalare solo un tiro dal limite al 9' di Leo e una conclusione sempre dal limite al 32' di Tondo terminate entrambe alte sulla traversa.
Bruno non riesce a trovare i giusti equilibri tattici.
Alla mezz'ora per il tecnico messapico piove sul bagnato. Alla forzata assenza di De Nicola e alle precarie condizioni di Tondo, affetto da pubalgia e in campo con un'infiltrazione, Bruno deve fare i conti con la sfortuna in quanto perde Escobar per infortunio. L'argentino viene sostituito da un altro giocatore in precarie condizioni, Coccioli, che non inciderà sul match.
Il tecnico del Massafra, Bosco (che nella gara odierna sostituiva Carrano squalificato), nel finire di frazione, sposta sul fronte offensivo Turi da destra a sinistra e il numero undici ospite, ammirato già nella gara di coppa italia con il Grottaglie, al 43' manda un fendente dalla sinistra a lambire l'incrocio dei pali di Negro.
SECONDO TEMPO - Il copione della ripresa non è diverso. Manduria proteso alla vana ricerca del vantaggio e Massafra ordinato in difesa e pungente in attacco.
Al 7' Coccioli ci prova dal limite ma la palla termina sul fondo.
Al 18' Turi inventa un pericoloso cross per la testa di un liberissimo Carrusca che esalta
Negro il quale si inarca e manda la sfera in angolo.
A testimonianza del fatto che il Manduria oggi è spuntato e privo di profondità ci sono sempre i tentativi dal limite. Al 23' ci prova prima Coccioli con palla alta e al 25' Cocciolo con palla fuori dallo specchio della porta.
Il gioco stagnante innervosisce il pubblico di casa che comincia a contestare squadra e allenatore.
Al 90' il difensore ospite Taurino effettua un tiro-cross molto pericoloso che all'ultimo istante viene rinviato fuori dai difensori biancoverdi.
POST GARA - Al game over solo applausi per il Massafra, che muove la classifica con un pari in trasferta, e tanti fischi per il Manduria il quale va comunque assolto per le tante assenze e per le precarie condizioni di diversi suoi elementi titolari.
Bruno, da noi intervistato a fine gara, oltre ad essere dispiaciuto per quelli che giudica come ingenerosi fischi alla sua squadra, ha ammesso che, in queste condizioni, non si è potuto fare di più, che paradossalmente oggi si può parlare di punto guadagnato e spera per domenica di recuperare quanto meno De Nicola per la proibitiva trasferta di Trani.

Più che una contesa di campionato domenicale, per di più derby della provincia ionica, la gara odierna è sembrata essere un classico galoppo di metà settimana, con la differenza che di gol non se n'è vista nemmeno l'ombra.
Il Manduria è stato la brutta copia di quello ammirato, per tenacia e tattica, fino a domenica scorsa in quel di Molfetta, eccezion fatta per la prima di campionato a Maglie.
Il Massafra si è rivelato inatteso sornione quanto basta per imbrigliare il gioco dei messapici e creare le uniche vere palle gol del match (nella foto: il difensore giallorosso Carlucci).
PRIMO TEMPO - Fischio d'inizio e si capisce subito che il Massafra è venuto per limitare i danni. 4-4-2 classico in fase di possesso palla e schieramento anche a cinque in fase difensiva.
Il Manduria si affida ai lanci lunghi, avendo compreso da subito che il giocare palla a terra mal si conciliava con i frequenti raddoppi di marcatura dei giallorossi ospiti.
La cronaca è scarna di appunti. Da segnalare solo un tiro dal limite al 9' di Leo e una conclusione sempre dal limite al 32' di Tondo terminate entrambe alte sulla traversa.
Bruno non riesce a trovare i giusti equilibri tattici.
Alla mezz'ora per il tecnico messapico piove sul bagnato. Alla forzata assenza di De Nicola e alle precarie condizioni di Tondo, affetto da pubalgia e in campo con un'infiltrazione, Bruno deve fare i conti con la sfortuna in quanto perde Escobar per infortunio. L'argentino viene sostituito da un altro giocatore in precarie condizioni, Coccioli, che non inciderà sul match.
Il tecnico del Massafra, Bosco (che nella gara odierna sostituiva Carrano squalificato), nel finire di frazione, sposta sul fronte offensivo Turi da destra a sinistra e il numero undici ospite, ammirato già nella gara di coppa italia con il Grottaglie, al 43' manda un fendente dalla sinistra a lambire l'incrocio dei pali di Negro.
SECONDO TEMPO - Il copione della ripresa non è diverso. Manduria proteso alla vana ricerca del vantaggio e Massafra ordinato in difesa e pungente in attacco.
Al 7' Coccioli ci prova dal limite ma la palla termina sul fondo.
Al 18' Turi inventa un pericoloso cross per la testa di un liberissimo Carrusca che esalta
Negro il quale si inarca e manda la sfera in angolo.
A testimonianza del fatto che il Manduria oggi è spuntato e privo di profondità ci sono sempre i tentativi dal limite. Al 23' ci prova prima Coccioli con palla alta e al 25' Cocciolo con palla fuori dallo specchio della porta.
Il gioco stagnante innervosisce il pubblico di casa che comincia a contestare squadra e allenatore.
Al 90' il difensore ospite Taurino effettua un tiro-cross molto pericoloso che all'ultimo istante viene rinviato fuori dai difensori biancoverdi.
POST GARA - Al game over solo applausi per il Massafra, che muove la classifica con un pari in trasferta, e tanti fischi per il Manduria il quale va comunque assolto per le tante assenze e per le precarie condizioni di diversi suoi elementi titolari.
Bruno, da noi intervistato a fine gara, oltre ad essere dispiaciuto per quelli che giudica come ingenerosi fischi alla sua squadra, ha ammesso che, in queste condizioni, non si è potuto fare di più, che paradossalmente oggi si può parlare di punto guadagnato e spera per domenica di recuperare quanto meno De Nicola per la proibitiva trasferta di Trani.

MANDURIA SPORT
Negro, Giannotto, Calò, Buono, Potì, Cocciolo, Cimino (46' Micca), Amadu, Escobar (30' Coccioli), Tondo, Leo (46' Ancora). A disp: Alemanno, Ferrara, Papa, Troccoli.
MASSAFRA
Cristofaro, Taurino, Pirone, Salvia (78' Perrone), Zangla, Carlucci, Russo, Morelli, Piccolo, Carrusca, Turi. A disp: Minno, Ferrara, Accardo, Fanuli, Ciaurro, Scippo.
Arbitro: Doronzo di Barletta
Marcatori: ---
Ammoniti: Bruno, Ancora MAN / Turi, Salvia. Taurino MAS
Espulsi: 700 ca. con rappresentanza ospite. Angoli 3 - 3
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