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Manduria: Mister Bruno si dimette. "Non si puo' continuare cosi'"

11 gennaio 2010
di GIOVANNI GULLI
Al culmine di una settimana rovente, iniziata con le contestazioni del dopo Cerignola, proseguita coi tafferugli al termine della gara interna col Castellana, persa per uno a zero, e terminata con il 5 -0 rimediato a Terlizzi nella gara di ieri, il tecnico del Manduria, Luigi Bruno (nella foto), dice basta e rassegna le proprie dimissioni.

“Non ci sono più le condizioni per proseguire”, ci dice, visibilmente scosso dopo le contestazioni subite dalla squadra e dal suo intero staff tecnico al rientro ieri sera a Manduria. “Non si riesce più a fare calcio in queste condizioni. Ho subito quotidianamente attacchi di vario tipo sul piano personale, umano e tecnico, fin dall'inizio della stagione. Ora dico basta perchè non si può più proseguire. Insieme a me, sia il preparatore atletico che quello dei portieri rassegnano l'incarico”.
Termina così, laconicamente, lo sfogo di Gigi Bruno che non riesce più a fare calcio a Manduria, dopo aver cercato invano di tenere saldo il gruppo che ieri ha subito una vera e propria debacle a Terlizzi e che ha comunque forgiato nel corso di questi mesi, raggiungendo quota 30 punti dopo ventuno giornate che, ricordiamo per i meno attenti e non ci stancheremo mai di ripeterlo anche a coloro che applaudivano la squadra dopo le cinque vittorie consecutive, per una formazione che a tre giorni dall'inizio del campionato, doveva disputare un torneo di categoria inferiore.

“I giocatori non sono più sereni e avvertono questo clima di tensione”, ci tiene a precisare il tecnico di San Donato.
Gli chiediamo, con molta franchezza, se ci sono margini per tornare sulla decisione, sia sua che del suo intero staff tecnico e lui ci risponde con molta fermezza: “Solo se certi personaggi, che hanno continuato ad attaccarmi senza motivo persino durante gli allenamenti quotidiani, vengono allontanati da parte della società. Diversamente, non ne vedo i presupposti”.
A questo punto, la palla passa alla società, attualmente in una fase di transizione. Manca ancora un presidente cui fare riferimento e occorre cercare un'adeguata riorganizzazione interna per mettere ordine alla luce degli ultimi accadimenti.
Di questa tegola, per altro giunta piuttosto inattesa (non l'avremmo mai immaginata, viste le dichiarazioni di fine gara rilasciate ieri pomeriggio da parte di Bruno, n.d.r.), in un momento come questo non se ne avvertiva la necessità.
Restiamo in attesa delle decisioni del comitato che regge le sorti del Manduria calcio.

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