di Graziano Fonsino.jpg)
Punto e a capo. La soap riguardante il Massafra Calcio sembra non avere più fine. Tre giorni fa era stato proprio Emanuele Papalia, presidente Asi e promotore del progetto di rilancio della società massafrese, a dichiarare la volontà di prendere tra le mani la sorte dei giallorossi, annunciando di fatto la collaborazione, nel progetto, di alcuni imprenditori tarantini (ed uno capitolino) che assieme ad altri industriali massafresi avrebbero portato avanti la rinascita del Massafra (nella foto: Fabrizio Nardoni, uno degli imprenditori interessati).
Con il benestare dell’attuale dirigenza ionica, ormai tutto sembrava fatto. Era venuto fuori anche il nome dell’allenatore, Angelo Carrano.
A distanza di 48 ore la situazione pare invece essere ripiombata nel buio più totale, e questa volta sembra che rivedere la luce non sarà così semplice.
A quanto pare gli imprenditori coinvolti da Papalia hanno fatto un passo indietro, rinunciando al progetto. Il passaggio al gruppo di Papalia diventa difficile: c'è qualche rinuncia.
«Abbiamo problemi con chi aveva creduto nel progetto – ha detto l’ex presidente del Taranto –. Siamo di fronte ad una situazione più negativa che positiva».
Cosa sia accaduto è difficile da sapere e da spiegare. Probabilmente si tratta di una questione economica.
Papalia, di fronte a quest’ultima situazione, si dice impotente: «Sono una persona che ha cercato di coordinare la situazione. Poi non posso forzare più di tanto. Anche perché parliamo di investimenti e non di guadagni. Gli imprenditori che avevamo contattato e che inizialmente avevano creduto nel progetto stanno avendo delle riflessioni».
Resterebbe la speranza che qualcosa si muova di nuovo, che qualcuno ci ripensi e che si ricominci al più presto a parlare di calcio.
Le parole di Papalia, però, suonano come una sentenza ormai quasi definitiva: «Credo che tutto sia ormai bloccato e credo non si farà più niente».
Così restano gli imprenditori di Massafra e i soliti cinque soci giallorossi «che - dice lo stesso Papalia - si sono dimostrati disponibilissimi e avevano già formato un gruppo di lavoro. A questo punto dovrebbero fare uno sacrificio maggiore. Ma che la situazione precedente si sblocchi, ci sono poche percentuali».
Si ritorna quindi a sedersi alla scrivania, con il tempo che ormai stringe: «Ne discuteremo nei prossimi giorni, aspetteremo che ritorni il sindaco», al momento fuori sede.
Adesso non resta che raccogliere i pezzi di un vaso modellato nei giorni scorsi ma evidentemente troppo fragile. Si ritorna ad arrancare, a Massafra. Come sempre.
Così svanisce il sogno, durato solo il tempo di un giorno di gioia.
Nel frattempo il giorno dell’avvio della prossima stagione è sempre più vicino. Manca solo un mese alla prima gara di Coppa Italia, e del Massafra si torna a non sapere nulla.
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Punto e a capo. La soap riguardante il Massafra Calcio sembra non avere più fine. Tre giorni fa era stato proprio Emanuele Papalia, presidente Asi e promotore del progetto di rilancio della società massafrese, a dichiarare la volontà di prendere tra le mani la sorte dei giallorossi, annunciando di fatto la collaborazione, nel progetto, di alcuni imprenditori tarantini (ed uno capitolino) che assieme ad altri industriali massafresi avrebbero portato avanti la rinascita del Massafra (nella foto: Fabrizio Nardoni, uno degli imprenditori interessati).
Con il benestare dell’attuale dirigenza ionica, ormai tutto sembrava fatto. Era venuto fuori anche il nome dell’allenatore, Angelo Carrano.
A distanza di 48 ore la situazione pare invece essere ripiombata nel buio più totale, e questa volta sembra che rivedere la luce non sarà così semplice.
A quanto pare gli imprenditori coinvolti da Papalia hanno fatto un passo indietro, rinunciando al progetto. Il passaggio al gruppo di Papalia diventa difficile: c'è qualche rinuncia.
«Abbiamo problemi con chi aveva creduto nel progetto – ha detto l’ex presidente del Taranto –. Siamo di fronte ad una situazione più negativa che positiva».
Cosa sia accaduto è difficile da sapere e da spiegare. Probabilmente si tratta di una questione economica.
Papalia, di fronte a quest’ultima situazione, si dice impotente: «Sono una persona che ha cercato di coordinare la situazione. Poi non posso forzare più di tanto. Anche perché parliamo di investimenti e non di guadagni. Gli imprenditori che avevamo contattato e che inizialmente avevano creduto nel progetto stanno avendo delle riflessioni».
Resterebbe la speranza che qualcosa si muova di nuovo, che qualcuno ci ripensi e che si ricominci al più presto a parlare di calcio.
Le parole di Papalia, però, suonano come una sentenza ormai quasi definitiva: «Credo che tutto sia ormai bloccato e credo non si farà più niente».
Così restano gli imprenditori di Massafra e i soliti cinque soci giallorossi «che - dice lo stesso Papalia - si sono dimostrati disponibilissimi e avevano già formato un gruppo di lavoro. A questo punto dovrebbero fare uno sacrificio maggiore. Ma che la situazione precedente si sblocchi, ci sono poche percentuali».
Si ritorna quindi a sedersi alla scrivania, con il tempo che ormai stringe: «Ne discuteremo nei prossimi giorni, aspetteremo che ritorni il sindaco», al momento fuori sede.
Adesso non resta che raccogliere i pezzi di un vaso modellato nei giorni scorsi ma evidentemente troppo fragile. Si ritorna ad arrancare, a Massafra. Come sempre.
Così svanisce il sogno, durato solo il tempo di un giorno di gioia.
Nel frattempo il giorno dell’avvio della prossima stagione è sempre più vicino. Manca solo un mese alla prima gara di Coppa Italia, e del Massafra si torna a non sapere nulla.
(C.d.G.)
questa è la conferma che la nuova cordata era solo un bluff. è stata tutta una messa in scena con l'obiettivo di far effettuare l'iscrizione alla vecchia dirigenza fingendo l'interessamento degli imprenditori tarantini in modo tale da non far perdere la faccia a qualcuno. ora che hai vecchi 5 soci si è affiancato qualche altro imprenditore di massafra, cancellato il pericolo del ritiro della squadra dal campionato, questi signori si sono tirati indietro. BRAVI, anzi BRAVISSIMI. ci avete solo presi in giro altro che serie D!
RispondiEliminacomplimenti al duo Tamburrano Papadia! con il vostro impegno avete risolto i problemi del Massafra calcio
RispondiEliminapinuccio prendi tu le redini della squadra in mano. Solo tu puoi mettere la parola fine a questa farsa!
RispondiEliminacomplimenti sindaco oltre a rovinare il comune sei riuscito anche col calcio,complimeti primo cittadino.
RispondiEliminaaddio al calcio cittadino
RispondiEliminacaro sindaco per te e i tuoi caicchi c'è solo il basket.......kissà perchè a voi tutti una risposta alla domanda semplice e concreta
RispondiEliminama che centra il sindaco con basket?secondo me voi nn sapete niente e nn capite nnnt..e da massafrese nn mi schiero a favore del sindaco.ma dire che la cordata è un bluff no.solo che il fatto gli imprenditori tarantino(soprattutto nardoni)ci ha ripensato e questo nn so perche...
RispondiEliminaforza massafra..NON MOLLARE!
RispondiEliminaanch'io credo che tamburrano stia facendo il possibile per il calcio massafrese. l'arrivo di papalia (che se non ci fosse stato tamburrano non ci avrebbe preso proprio in considerazione) lo conferma. poi non è colpa ne di tamburrano ne di papalia se questi "signori" prima danno una parola e poi se la rimangiano SE VOGLIAMO VERAMENTE CHE IL CALCIO RESTI A MASSAFRA NON MOLLIAMO E FACCIAMOCI SENTIRE ANCHE NOI SENZA ALIMENTARE POLEMICHE ASSURDE!!!!
RispondiEliminafinalmente qualcuno che capisce di calcio...bravo....FORZA MASSAFRA
RispondiEliminache il calcio a Massafra stesse per giungere a questa situazione lo si sapeva gia da due anni, ma a tutte le richieste di aiuto, nessuno si è mosso. Perchè tutti questi contatti non sono stati avviati prima senza ridursi all'ultimo giorno utile prima dell'iscrizione?
RispondiEliminanon è questione politica ma i fatti palano chiaro guardate lo stadio italia di massafra e poi giudicate rispetto al palazzetto che è tenuto come una bomboniera.campo praticamente come una risaia,spogliatoi fatiscenti,termosifoni che praticamente funzionano due elementi su 15,tribuna che sembra un residuo bellico,campo b che è come una zuccata ecc..ecc..ecc..amici e tifosi aprit l'uecchi
RispondiEliminama che ci possiamo fare noi tifosi?lo sappiamo bene...e poi nn puoi confrontare il palazzetto con lo stadio...sono due cose diverse...se vuoi confranta due stadi d'eccelenza(anche se hai ragione il nostro stadio fa schifo)
RispondiEliminaSTIAMO FACENDO RIDERE TUTTA LA PUGLIA,KE VERGOGNA...
RispondiEliminaMARIANO PRESIDENTE...
RispondiEliminama che vadano tutti a quel paese seguo la squadra da quando ero bambino ma non si è mai mosso nulla e io da tifoso verace del massafra dico fallite fallite fallite e andate a funghi. Quest'anno nulla stadio italia rimarrò comodamente a casa a vedere la serie A sul digitale terreste. Tanto quest'anno ci sarà la promozione e ormai siamo abbituati a vedere questi livelli. Purtroppo dico così perchè sono molto arrabbiato di tutta questa situazione perchè un paese come il nostro poteva tranquillamente avere una squadra almeno in serie D ma non se ne fotn nud. e per questo vi dico ciao calcio massafrese e un arrivederci non appena qualcuno metta la testa apposto per fare una grande squadra perchè facciamo ridere tutti.
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