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Grottaglie: Anche Marini giura fedelta': "Ma solo con un progetto serio"

19 giugno 2009
di Giovanni Resta

Servirà tempo al Grottaglie per smaltire l’amarezza per l’andamento del campionato e l ’epilogo della retrocessione.
Lo comprende bene Mauro Marini (nella foto), uno dei punti di riferimento della squadra, con 135 presenze e 7 reti in quattro stagioni biancazzurre.
Per lui non sono sensazioni totalmente nuove, ma l’intensità è diversa: «Mi era già capitato ad Ostuni nel 2003, ma - ricorda il centrocampista figlio d’arte - ero juniores, possedevamo una squadra meno forte del Grottaglie di quest’anno ed affrontavamo il Potenza, relegato ai playout da una sopravvenuta penalizzazione di 15 punti. Rispetto a quell’esperienza, questa volta è stata molto più dolorosa e il rammarico grandissimo, perché di Grottaglie vivo anche la quotidianità».
Il riferimento ai tifosi è inevitabile. Sull’impiego mancato o inadeguato di Marini, Pastàno e Pirone, il Gruppo Ultras ha mosso delle decise critiche alla conduzione tecnica, nel primo dei due recenti comunicati stampa: «E’ un pensiero da rispettare - dice Marini - . Ho apprezzato la dimostrazione di stima nei miei confronti, ma mi è anche dispiaciuto per i rilievi ad altri compagni citati individualmente, perché in definitiva siamo stati un buon gruppo e abbiamo tutti remato dalla stessa parte. Può essere che la spinta dei singoli non sia stata della stessa efficacia, ma questo può capitare e magari anche incidere. Di sicuro si sono commessi errori da parte di tutti, compresi noi giocatori. Mi è dispiaciuto non andare in campo nelle due partite dei playout. Mi
sento legato alla squadra ed alla tifoseria e quindi avrei voluto dare un maggiore contributo. Ma l’allenatore ha fatto le sue scelte e non si può dire, se fossi andato in campo, che la storia sarebbe stata diversa. E’ normale che l’esito dei playout ha anche alzato la soglia di attenzione sulle scelte. Vincendo, se ne sarebbe parlato molto meno ».
Sulle due gare con il Bitonto, Marini sottolinea le sensazioni vissute: «Sapevamo che sarebbero state gare ostiche. Per il tipo di squadra e di guida tecnica, sono portati a distruggere e conservare ed hanno alcuni elementi come Logrieco in possesso del colpo importante. Così, sulla carta, avremmo dovuto concedere qualcosa sul piano caratteriale, ma - evidenzia il 26enne interno martinese -, avere delle risorse in più su quello tecnico. Purtroppo nella gara in casa il pareggio non si è sbloccato ed il ritorno, specie dopo il loro gol, è stato più difficile».
Occorre tirare le somme e pensare al futuro, che per Marini potrebbe ancora essere in biancazzurro: «Questo campionato ci ha proposto tante situazioni e ne dobbiamo fare assolutamente tesoro. Dall’anno prossimo, prima di tutto, dobbiamo farci trovare pronti già al via, perché incappare nella falsa partenza ci è costato un prezzo altissimo. Come ripartire?Vediamo come si comporrà l’aspetto dirigenziale e se la strada del ripescaggio potrà essere percorsa con successo. Risalire per questa strada - conclude Marini - non sarà il massimo, ma credo che la serie D competa alla città e a chi ci ha dato tanto. Nel Grottaglie resterei volentieri sia in caso di ripescaggio, sia in caso di un progetto serio per il campionato di Eccellenza. Ma in questo momento non possiamo che staccare un po’ la spina ed aspettare gli sviluppi»

(Corriere del Giorno)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grande Mauro! grande cuore biancoazzurro.