Asd Liberty: A colloquio con mister Catalano

19 novembre 2008
da Barilive.it

Se il Liberty in quattordici partite di campionato ha conquistato nove vittorie senza mai perdere ed è arrivato nella top eight di Coppa Italia, il merito è sicuramente anche suo: stiamo parlando di Lorenzo Catalano, tecnico giovane visto che è al primo incarico “ufficiale” su una panchina di una squadra dilettanti, nonostante la sua profonda conoscenza calcistica scaturita dalla lunga militanza nel settore giovanile del Bari.
Uno che, ad inizio stagione, avrà forse fatto storcere il naso a molti addetti ai lavori, timorosi per via della sua inesperienza, ma che ha fatto ricredere tutti inanellando risultati che, a qualcun altro, sarebbero valsi il soprannome di “Special One”.
Lui invece, è un “normal one” che in modo estremamente cordiale ci dedica dieci minuti del suo tempo alla fine della seduta odierna di allenamento.

Mister, dopo i doverosi complimenti per ciò che ha fatto sin qui, le chiediamo: si aspettava di partire così forte e di trovarsi da subito così in alto visto che quest’anno è al primo vero incarico da allenatore considerando che la stagione scorsa è stato secondo di Rizzo e Geretto a Casarano?
Francamente non pensavo di avere dei risultati così anche perché avevamo allestito una squadra completamente nuova per cui è chiaro che quando ci sono venti giocatori nuovi ed anche staff tecnico e societario sono nuovi un po’ di dubbi ci sono. Sapevo di avere a disposizione una squadra competitiva, composta da elementi importanti, che avevano già dalle prime battute voglia di fare bene e di sacrificarsi ma, ripeto, non mi aspettavo una partenza sprint così.

Domenica contro il Brindisi è arrivata la nona vittoria su quattordici partite e la squadra da qualche settimana, pensiamo nella fattispecie dal 6-4 di Locorotondo, coniuga ai risultati, che sono arrivati subito, un gioco spettacolare. Crede che a questo punto abbia trovato la quadratura del cerchio o ritiene che ci sia ancora qualche aspetto da migliorare?
Beh, c’è sempre da migliorare. Ha detto bene il discorso della manovra che è molto più fluida e questo non riuscivamo a farlo prima per via dell’organico completamente nuovo che doveva assimilare metodi di allenamento nuovi. A questo si è aggiunto il fatto che siamo partiti con turni infrasettimanali di coppa e campionato che non ci hanno permesso di svolgere il nostro lavoro tipo in settimana. Ultimamente i turni infrasettimanali sono diminuiti e abbiamo avuto 3-4 settimane tipo dove abbiamo potuto svolgere un lavoro più specifico sulla manovra e sul gruppo e i risultati si sono visti.

Siamo quasi al giro di boa del campionato. In base a quanto visto finora ritiene che la lotta per la promozione diretta sia affare di Liberty e Casarano o vede qualche outsider in grado di inserirsi?
E’ chiaro che il Casarano è un’ottima squadra però io dico che mancano venti giornate alla fine con sessanta punti in palio. Secondo me, con questi numeri, possono rientrare nella lotta per lo sprint finale tutte quante le squadre di prima fascia come Copertino, Sogliano, Ostuni e anche il Bisceglie, sperando di non dimenticarne qualcuna. Insomma, con così tanti punti a disposizione prevedo che la lotta per la promozione non sia una questione fra noi e il Casarano soltanto.

Mancano due giorni all’impegno valevole per l’andata dei quarti di Coppa Italia. Secondo lei questo Liberty può centrare l’accoppiata coppa-campionato?
Giovedì affrontiamo una squadra ben organizzata (l’Alberobello n.d.r.) visto che ho avuto notizie buone su questa squadra e credo che venendo ad affrontare noi le motivazioni possano avere un effetto positivo in più per loro. L’auspicio sarebbe di centrare la finale regionale ma sappiamo che fra noi e la finale regionale ci saranno partite di ottimo livello che, senza concentrazione e attenzione, sarà difficile superare.

Vista comunque la minor caratura dell’avversario di giovedì, che sarà l’Alberobello, una formazione militante nel campionato di Promozione, pensa di dare spazio a chi ultimamente ha giocato meno o schiererà il miglior undici possibile?
Penso di schierare la formazione che mi da più garanzie però a tal proposito voglio fare una precisazione: ho un gruppo composto da 20-22 giocatori che se militassero, anche quelli che giocano meno, in qualsiasi altra squadra di Eccellenza giocherebbero ad occhi chiusi. Il punto di forza della squadra è proprio questo e cioè che anche chi gioca di meno si fa trovare sempre pronto e si allena benissimo per cui schiererò sicuramente una formazione all’altezza della situazione visto e considerato i ragazzi che ho a disposizione.

Un’ultima domanda, di carattere generale: qual è stato, se c’è stato, il giocatore che finora l’ha impressionata maggiormente?
Non mi viene un nome in mente perché sono abituato a considerare la squadra nell’insieme per cui francamente non so cosa rispondere. Quello che più mi ha impressionato è la voglia di farsi trovare sempre pronti, di allenarsi sempre a mille, concentrati e sempre vogliosi di fare bene. Per cui, secondo me, l’unico giocatore è il gruppo.

Come accennato nell’intervista, giovedì all’Arena della Vittoria arriva l’Alberobello per l’andata di un quarto di finale tutt’altro che proibitivo. Il match inizierà alle 14.30 con l’auspicio di vedere una partita da Liberty.

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